I giorni della guerra.
Quando i tedeschi sbarcarono a Stromboli
Autore: Fabio Famularo
Genere: Romanzo storico
Pagine: 96
Finito di stampare: Aprile 2011
Prezzo: 13,00
Denominata il “Faro del Mediterraneo” Stromboli, fin dai tempi
antichi, era conosciuta a tutti coloro che percorrevano le rotte del
mar Tirreno.
Proprio come avevano fatto nei tempi antichi i romani, i greci e i
turchi, anche i tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, per la
sua posizione strategica, decisero di occuparla e di farne un punto
d’osservazione privilegiata.
L’arrivo dei soldati stravolse la vita della pacifica popolazione
dell’isola, che composta per lo più da pescatori e contadini si
trovò improvvisamente a dover combattere una guerra silenziosa
contro la fame e le rigide regole dettate dai militari.
Molte furono le battaglie che si combatterono a poche miglia dal
vulcano e diversi furono gli avvenimenti che gettarono i suoi
abitanti nello sconforto.
Gli uomini furono reclutati a combattere in luoghi lontani, chi in
Albania, chi nella lontana Africa, chi addirittura visse la grande
tragedia dell’affondamento della corazzata Roma.
Il rumore dei cannoni si sostituì a quello del vulcano così come i
bagliori delle sue esplosioni si mescolarono a quelle delle bombe
che cadevano sulle città della costa, ben visibili sulla linea
dell’orizzonte.
Anche il vulcano, da sempre irruente e permaloso, sembrò soffrire la
presenza di quei “profanatori” proprio come i suoi abitanti, per
tutto il periodo se ne rimase nascosto sulla cima della sua montagna
come se fosse impotente di fronte alla guerra.
La sua gente con grande amore e determinazione riuscì a superare le
tante difficoltà di quel lungo periodo e quando anche la guerra
finì, attese con impazienza di risentire la voce prepotente del
vulcano che da sempre li accompagnava e solo allora si sentirono
nuovamente liberi.